Accordi per la soluzione stragiudiziale delle crisi aziendali
Normativa, prassi, giurisprudenza, modulistica, schemi
Giorgio Benvenuto, Stefano Mazzocchi
Edizione: I
pubblicazione: gennaio 2012
Pagine: 1428
ISBN: 978-88-904895-2-5
Giorgio Benvenuto
Libero docente presso la Scuola Superiore della Guardia di Finanza. È stato Segretario Generale del Ministero delle Finanze e parlamentare per tre legislature, durante le quali ha sempre presieduto alla Camera e al Senato la Commissione Finanze. Ha ricoperto importanti incarichi sindacali (Segretario generale della UILM — Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici e della UIL — Unione Italiana del Lavoro). È autore di numerose pubblicazioni di carattere politico e sindacale di saggi su temi economici e tributari.
Stefano Mazzocchi
Dottore commercialista, revisore contabile con studio professionale in Milano e Roma, docente di “Diritto Tributario” presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e di “Diritto Ambientale e delle energie rinnovabili” presso l’Università Europea di Roma. Insegna per la Scuola Superiore dell’Economia e Finanze – Ministero dell’Economia e delle Finanze. Relatore in convegni in materia di IVA comunitaria, Trust, Imposte sui redditi, è autore di numerose pubblicazioni e articoli sulle più importanti riviste specializzate.
Opera unica nel suo genere, il Codice riconduce a sintesi una normativa vasta e complessa, affrontandola con metodo rigoroso e logico. La pluralità di informazioni presentate (legislazione, prassi, giurisprudenza, modulistica, principi contabili, schemi operativi) è di notevole aiuto per quanti devono confrontarsi periodicamente con i casi concreti.
Marco Venturi (presidente Confesercenti) nella sua presentazione al volume rende merito al lavoro di Giorgio Benvenuto e Stefano Mazzocchi affermando: “Sono periodi questi nei quali la diffusione di strumenti come questo manuale alle imprese può permettere di presidiare meglio l’assistenza che viene richiesta da coloro che si trovano in difficoltà, soprattutto se si estende anche ai casi di crisi aziendale”.
Il nuovo diritto fallimentare privilegia ora “strumenti di risanamento” volti a scongiurare l’insolvenza definitiva e risanare l’impresa in crisi, alternativi alla classica liquidazione concorsuale, con finalità di anticipare l’irreversibilità della crisi, privilegiare il rilancio e la sopravvivenza dell’impresa stessa, riconquistando la fiducia degli stakeholder.
Si è quindi resa necessaria l’esigenza di ricorrere a soluzioni concordate tra debitore e creditori, idonee a rimuovere il presupposto oggettivo per l’applicazione delle procedure concorsuali “classiche”.
Regolamentare l’uscita dalla crisi al di fuori del concorso e tutelare il valore economico e sociale dell’impresa sono adesso le “nuove” esigenze che lo strumento degli accordi cerca di soddisfare, superando così l’interesse sia alla liquidazione dell’impresa, in funzione della tutela del ceto creditorio, sia alla distinzione tra crisi reversibile e insolvenza.
Il recente D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni in L. 30 luglio 2010, n. 122, ha ulteriormente arricchito il novero degli effetti favorevoli della procedura negoziale, con l’addizione:
1. della possibilità di richiedere, a certe condizioni, da parte dell’imprenditore, una protezione anticipata del patrimonio aziendale dalle azioni esecutive dei creditori;
2. della concessione della prededuzione alla “nuova finanza” e ad alcuni finanziamenti di spese connesse all’accesso all’istituto;
3. dell’esenzione dal reato di bancarotta connessa ai medesimi atti e pagamenti esclusi da revocatoria.
Negozialità del debito e recupero della redditività dell’impresa sono ora i nuovi parametri di riferimento per l’adozione di una soluzione stragiudiziale della crisi basata sugli accordi.
Tale salvaguardia si scontra però con la pericolosità e difficoltà di dimostrare la concreta realizzabilità di un percorso di risanamento e rilancio.
La nuova legge fallimentare assegna così ai professionisti rilevanti funzioni e responsabilità nel merito della composizione negoziata della crisi. Dalla funzione di garanzia dei terzi che è data alla relazione del professionista e dalla natura dell’incarico, che ha notevoli punti di contatto con l’attività di revisione contabile, discende la necessità di terzietà e indipendenza rispetto alle parti dell’operazione di risanamento: in primo luogo, rispetto all’imprenditore.
Presentazione (di Mauro Scarpellini)
Presentazione (di Marco Venturi)
Legislazione
Prassi
Giurisprudenza – Accordi di ristrutturazione
Giurisprudenza – Transazione fiscale
Principi contabili
Modelli
Documentazione
Schemi operativi
Bibliografia
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.