Voluntary disclosure vol. 1

 15.00

Voluntary disclosure vol. 1

 15.00

Aspetti generali ed introduttivi

Giorgio Benvenuto, Stefano Mazzocchi

Edizione: I
pubblicazione: dicembre 2013
Pagine: 316
ISBN: 978-88-904895-9-4

Disponibile su ordinazione

Categoria:

Gli Autori

Giorgio Benvenuto
Libero docente presso la Scuola Superiore della Guardia di Finanza. È stato Segretario Generale del Ministero delle Finanze e parlamentare per tre legislature, durante le quali ha sempre presieduto alla Camera e al Senato la Commissione Finanze. Ha ricoperto importanti incarichi sindacali (Segretario generale della UILM — Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici e della UIL — Unione Italiana del Lavoro). È autore di numerose pubblicazioni di carattere politico e sindacale di saggi su temi economici e tributari.

Stefano Mazzocchi
Dottore commercialista, revisore contabile con studio professionale in Milano e Roma, docente di “Diritto Tributario” presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e di “Diritto Ambientale e delle energie rinnovabili” presso l’Università Europea di Roma. Insegna per la Scuola Superiore dell’Economia e Finanze – Ministero dell’Economia e delle Finanze. Relatore in convegni in materia di IVA comunitaria, Trust, Imposte sui redditi, è autore di numerose pubblicazioni e articoli sulle più importanti riviste specializzate.

 

Descrizione

Impostazione dell’opera

II volume ha I’obiettivo di fornire la prima documentazione utile sul tema dell’autodenuncia “fiscale” sui patrimoni detenuti all’estero che trova il proprio fondamento nei nuovi indirizzi operativi contenuti nella Circolare n. 25/E del 31 luglio 2013.

 

Presupposti

“Il cerchio si sta stringendo attorno ai Paesi e alle banche che hanno consentito in questi anni l’esportazione illegale di capitali finanziari sottratti all’Erario, dunque alla collettività”. È questo il messaggio del governo italiano in occasione del voto di fiducia alla Legge di Stabilità 2014, che segna il mutato atteggiamento istituzionale nel contrasto ai paradisi fiscali e all’evasione internazionale. Un nuovo atteggiamento che si è venuto a creare negli ultimi anni, anche con strumenti bilaterali e multilaterali da parte della Comunità internazionale (OCSE, G20, UE). L’obiettivo è quello di rintracciare i cittadini “pentiti” che hanno trasferito o che detengono illegalmente capitali all’estero senza più ricorrere a condoni o “scudi fiscali”, ma sulla base di un’autodenuncia del contribuente ovvero di favorirne il ravvedimento attraverso una riduzione delle sanzioni previste in via ordinaria e l’integrale pagamento delle imposte riferibili al periodo di accertamento. È quindi allo studio un meccanismo strutturale di “emersione volontaria” (voluntary disclosure) che agevoli il rimpatrio dei capitali “estero-vestiti” fondato sul comportamento collaborativo del contribuente: più è partecipativo meno sarà punito.

Non solo, colpire I’evasione consente di contrastare il riciclaggio di denaro di provenienza illecita, evidenziando uno stretto legame tra la normativa sul monitoraggio fiscale (D.L. n.167/1990) e quella sull’antiriciclaggio (D.Lgs. n. 231/2007), così come emerge chiaramente dalle modifiche apportate ai due provvedimenti dalla Legge Europea 2013.

 

Indice

Analisi introduttiva

Relazione “Greco” 23 aprile 2013 – Commissione per lo studio sull’autoriciclaggio

 

Capitolo I
Orientamento dell’amministrazione fiscale

 

Capitolo II
Orientamento legislativo nazionale

 

Capitolo III
Orientamento legislativo comunitario e internazionale

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