Patrimoni occultati all’estero: la nuova collaborazione con il fisco
Giorgio Benvenuto, Stefano Mazzocchi
Edizione: I
Pubblicazione: marzo 2015
Pagine: 522
ISBN: 978-88-909536-8-2
Giorgio Benvenuto
Libero docente presso la Scuola Superiore della Guardia di Finanza. È stato Segretario Generale del Ministero delle Finanze e parlamentare per tre legislature, durante le quali ha sempre presieduto alla Camera e al Senato la Commissione Finanze. Ha ricoperto importanti incarichi sindacali (Segretario generale della UILM — Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici e della UIL — Unione Italiana del Lavoro). È autore di numerose pubblicazioni di carattere politico e sindacale di saggi su temi economici e tributari.
Stefano Mazzocchi
Dottore commercialista, revisore contabile con studio professionale in Milano e Roma, docente di “Diritto Tributario” presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e di “Diritto Ambientale e delle energie rinnovabili” presso l’Università Europea di Roma. Insegna per la Scuola Superiore dell’Economia e Finanze – Ministero dell’Economia e delle Finanze. Relatore in convegni in materia di IVA comunitaria, Trust, Imposte sui redditi, è autore di numerose pubblicazioni e articoli sulle più importanti riviste specializzate.
La Voluntary Disclosure (o anche “collaborazione volontaria”), introdotta nell’ordinamento nazionale dall’art. 1 della Legge n. 186 del 15 dicembre 2014, è il nuovo istituto attraverso il quale chi detiene illecitamente capitali all’estero, sia in Europa che nel resto del mondo, potrà provvedere a regolarizzare la propria posizione con il Fisco “autodenunciandosi”, ossia manifestando spontaneamente all’Amministrazione Finanziaria italiana le violazioni commesse in materia fiscale.
Escludendo l’anonimato ed essendo informata ai princìpi della spontaneità, della completezza e della veridicità, la nuova procedura straordinaria contiene misure effettivamente strumentali alla futura compliance tra Amministrazione Finanziaria e contribuente, determinandosi per quest’ultimo la concreta e ultima possibilità per rientrare nella legalità senza incorrere in sanzioni di natura penale e con minori costi, in un contesto internazionale che vede l’evasione fiscale e in particolare i fatti di frode perseguiti con sempre maggiore determinazione e incisività.
La guida è aggiornata col Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate 30 gennaio 2015, contenente il modello con le relative istruzioni da presentare per aderire alla procedura di collaborazione, e ai primi chiarimenti offerti dalla stessa Amministrazione con Circolare n. 10/E del 13 marzo 2015. La documentazione è completata da una ricca rassegna normativa e di prassi (disponibile anche on line) e dalle più recenti disposizioni sul nuovo ravvedimento operoso introdotte dalla Legge di Stabilità 2015.
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